Nuovi uffici giudiziari su viale Africa a Catania

La proposta di progetto sviluppata per la sede dei nuovi Uffici Giudiziari nella città di Catania intende offrire una soluzione architettonica scrupolosamente rispondente ai requisiti esigenziali-prestazionali richiesti: un edificio disposto organicamente nel contesto ambientale, un’icona carica di novità compositiva e lessicale ma aderente al valore civile delle attività che in essa si svolgeranno.

L’area di intervento è connotata da una forte identità impressa dalla sua conformazione e dalla sua particolare ubicazione: essa si pone a confine tra il Mar Ionio e la città, aprendosi a ventaglio verso il mare. Oltre il tracciato ferroviario, ad Est, c’è il mare; a ridosso di viale Africa, a Ovest, c’è la città. L’incontro tra questi due elementi ha influenzato certamente le scelte principali del progetto architettonico sul piano dell’integrazione delle nuove costruzioni nel contesto ambientale, ma anche dal punto di vista della poetica compositiva. Abbiamo inteso infatti l’edificio di progetto come una sintesi tra due forze opposte, rappresentate da città e mare: da un lato, la creazione umana per eccellenza, la città, con le sue “regole”; dall’altro, le “regole” del mare, sineddoche per riferirci alla natura. Regole che potrebbero, per certi aspetti, essere ancora più inderogabili delle suddette regole della città, ma certamente di natura “non umana”: l’aspetto per noi più rilevante sul piano dei significati di cui è denso il rapporto dell’uomo con la natura, è quel “senso di libertà” che la vista del mare trasmette. Una libertà che non ha confini, né pareti, ma, al contrario, consente un’apertura all’infinito, all’orizzonte.